Bentornate, dopo aver visto le migliori strategie da adottare nei 9 mesi di attesa, eccoci ad una veloce carrellata di consigli per il post-parto. Chiaramente la personalizzazione del training in questo caso è quanto mai indicata.
Fondamentali sono ovviamente:
– Il tipo di parto (inoltre: se cesareo il tipo di taglio – in caso di lacerazione da parto naturale, l’entità della stessa)
– La situazione posturale in forte divenire nei 12 mesi successivi al parto, da controllare sovente.
– La mamma allatta?
– Vi è diastasi addominale (separazione del retto addominale lungo la linea alba) o altri scompensi/problemi?
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Andiamo a rispondere:
– Dopo un parto cesareo, ci vuole mediamente di più per riprendere l’attività fisica. Si parla di circa 6 settimane contro le canoniche 4 consigliate post parto naturale. In queste 6 settimane sono sconsigliati movimenti/esercizi che vadano a gravare/tensionare direttamente sulla muscolatura addominale. La ripresa deve essere graduale, sia per il cardio, sia per la pesistica. Meglio non fare troppi lavori di allungamento e mobilità in genere, in entrambi i casi, e iniziare a impostare un serio e graduale lavoro di rinforzo alla fine della stasi ovarica. Particolare attenzione a non fare attività fisica nei giorni in cui sono particolarmente intense le contrazioni uterine (che riportano l’utero alle condizioni originarie).
– La ginnastica posturale è la prima da fare e la principale in tutto il percorso pre e post parto, aggiornandola costantemente
– Se si allatta non fare attività cardio molto intensa o lavori intensi a circuito con i pesi/funzionale, per limitare la produzione di acido lattico, che potrebbe conferire al latte materno un sapore poco gradevole per il neonato. Inoltre meglio allenarsi subito dopo la poppato, piuttosto che immediatamente prima.
– La eventuale diastasi addominale può ridursi ma quasi mai scomparire. Ecco che quindi risulta inutile fare milioni di crunches per provare a rimediare al danno. Attenzione alle grandi pressioni addominali quindi (per non incorrere in ernie addominali) e ai carichi eccessivi; piuttosto sono molto più efficaci quegli esercizi che vanno a coinvolgere la totalità del core nell’equilibrio della parte centrale del corpo (vedi allenamento funzionale), poiché insegnano al corpo a muoversi come ‘un tutt'uno’ e a distribuire, anzi a ‘ridistribuire’ in modo corretto le pressioni e le tensioni dei carichi esterni.
E vi prego, non andate a correre nei parchi inseguendo il passeggino del vostro bimbo! Molti lo chiamano m…..fit (è un brand registrato), noi lo chiamiamo massacro!
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